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Liguria – Finanziamenti agevolati per lo sviluppo di servizi turistici innovativi – Termine finale

Liguria – Finanziamenti agevolati per lo sviluppo di servizi turistici innovativi – Termine finale

Beneficiari

Possono presentare domanda di agevolazione singole micro, piccole e medie imprese e altri soggetti economici (in partnership di progetto con almeno altri due soggetti economici operanti in Liguria), consorzi e reti di imprese con soggettività giuridica, in possesso dei seguenti requisiti:

– essere iscritti presso la competente Camera di Commercio ligure;

– essere in possesso di lettera di sostegno da parte di una associazione di categoria rappresentata nei consigli delle Camere di Commercio liguri. 


Oggetto

Sono ammissibili progetti inerenti la realizzazione di servizi turistici innovativi anche esperienziali, finalizzati a una migliore fruizione e conoscenza del territorio ligure anche in chiave di sostenibilità ambientale e di accessibilità in ottica integrata.

L’insieme degli interventi ammissibili, di importo non inferiore a 12.500 euro, deve essere avviato successivamente alla data del 1° giugno 2018 e non ancora completato alla data di presentazione a FI.L.S.E. della domanda di finanziamento (per avvio degli interventi si considera la data del primo titolo di spesa afferente all’iniziativa).

Gli interventi facenti parte del progetto per cui si richiede l’agevolazione devono essere completati entro 12 mesi dalla data di ricevimento del provvedimento di concessione di FI.L.S.E. (ai fini dell’avvenuta realizzazione dell’intervento si considera la data dell’ultimo titolo di spesa).

Sono ammissibili ad agevolazione gli interventi comprendenti le seguenti tipologie di spesa funzionali allo sviluppo di servizi turistici innovativi ed alla realizzazione di progetti esperienziali quali, a mero titolo di esempio, percorsi/laboratori del gusto, dell’artigianato, della fruizione del mare, del turismo accessibile, dell’agroalimentare/prodotti tipici del territorio:

– impianti, strettamente limitati al miglioramento dell’accoglienza e della fruibilità turistica;

– opere murarie e/o assimilate (gli interventi devono interessare strutture ubicate sul territorio regionale ligure, che, al momento della presentazione della domanda, risultino nella disponibilità delle imprese e regolarmente censite presso la CCIAA. Nel caso di partnership di progetto, tale requisito deve essere in capo al soggetto richiedente);

– macchinari, attrezzature varie ed arredi, mezzi mobili se strettamente necessari e correlati al servizio turistico innovativo, nuovi di fabbrica (sono esclusi comunque i veicoli destinati al trasporto di merci su strada per le imprese che esercitano attività di trasporto di merci su strada per conto terzi);

– dotazioni hardware/software nonché programmi informatici specialistici, progettazione e sviluppo di siti/pagine internet/nuovi programmi ed attrezzature multimediali per l’erogazione e la promozione dei servizi (tra le spese ammissibili sono compresi anche i servizi di consulenza web e social media marketing, purché complementari e funzionali alla tipologia di spesa di cui al presente punto);

– costo della garanzia per l’ottenimento dell’anticipo, qualora richiesto. I titoli di spesa facenti parte dell’intervento concorrono nel limite del proprio valore (IVA inclusa) e non costituiscono spesa ammissibile, ma base per la quantificazione della dimensione del progetto. Possono far parte dell’iniziativa anche spese – che non costituiscono spesa ammissibile, ma base per la quantificazione della dimensione del progetto – relative al capitale circolante nel limite del 10% del valore complessivo.

Delibera 1° marzo 2019, n. 159, Regione Liguria

Veneto – Bando per erogazione di contributi alle imprese del settore manifatturiero e dell’artigianato di servizi – Sportello Industria – Termine finale

Veneto – Bando per erogazione di contributi alle imprese del settore manifatturiero e dell’artigianato di servizi – Sportello Industria – Termine finale

Beneficiari

Possono presentare domanda di contributo le micro, piccole e medie imprese dei settori manifatturiero e dell’artigianato di servizi, loro consorzi e cooperative, in possesso dei seguenti requisiti:

– essere regolarmente iscritte come attive nel Registro delle Imprese, istituito presso la CCIAA competente per territorio, da più di 12 mesi alla data di apertura dei termini per la presentazione della domanda (9 luglio 2019). In caso di imprese artigiane, fermo restando l’obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese da più di 12 mesi alla data di apertura dei termini per la presentazione della domanda (9 luglio 2019), l’impresa deve risultare iscritta all’Albo delle imprese artigiane al momento della presentazione della domanda;

– avere l’unità operativa, o le unità operative, in cui realizza il progetto imprenditoriale in Veneto. La predetta localizzazione deve risultare da visura camerale. Qualora, all’atto della presentazione della domanda, l’impresa non abbia l’unità operativa interessata dall’intervento sul territorio della Regione del Veneto, l’apertura della stessa dovrà avvenire entro la prima domanda di pagamento (anticipo o saldo), pena la decadenza dal contributo concesso con conseguente revoca totale dello stesso.

Oggetto

Sono agevolabili progetti volti a introdurre innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo, ad ammodernare i macchinari e gli impianti e ad accompagnare i processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale anche attraverso lo sviluppo di business digitali.

I beni devono presentare caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui all’Allegato A della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) e devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Nello specifico, i beni agevolabili elencati nell’allegato A annesso alla Legge di bilancio 2017 sono raggruppabili nelle seguenti 3 categorie:

– beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti. Ai fini dell’ammissibilità, il bene è dotato delle seguenti caratteristiche:

– controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (ProgrammableLogic Controller);

– interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;

– integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;

– interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive;

– rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

Inoltre, il bene deve presentare almeno due delle seguenti caratteristiche:

– sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;

– monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo

– caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico);

– dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione,la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automaticodei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti;

– filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche e organiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o di fermare le attività di macchine e impianti;

– sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;

– dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica “4.0”.

Sono ammissibili le spese, sostenute e pagate interamente tra il 9 luglio 2019 e il 4 maggio 2021, relative all’acquisto, o all’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di beni tangibili, di beni intangibili e per il sostegno all’accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale rientranti nelle seguenti voci:

1) macchinari, impianti produttivi, hardware e attrezzature tecnologiche per la fabbricazione digitale nuovi di fabbrica funzionali alla realizzazione del progetto proposto. Sono comprese anche le relative spese di trasporto e installazione presso l’unità operativa in cui si realizza il progetto. Le spese di installazione comprendono anche gli interventi di impiantistica strettamente necessari al corretto funzionamento dei macchinari e degli impianti produttivi ammissibili a contributo. Le spese relative al software di base, indispensabile al funzionamento di una macchina, di un impianto o di una attrezzatura, concorrono alla spesa relativa alla macchina governata dal software medesimo. Rientrano nella voce macchinari, purché di categoria ambientale Euro 6 e immatricolati per uso proprio, anche gli autoveicoli per uso speciale e i mezzi d’opera di cui all’art. 54, comma 1, lett. g) e n) del Codice della Strada D.Lgs. n. 285/1992 e s.m.i.);

2) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, brevetti e know-how concernenti nuove tecnologie di prodotti, processi produttivi e servizi forniti, funzionali alla realizzazione del progetto proposto. Il totale di tali spese è ammesso nel limite massimo del 50% delle spese di cui al punto 1) ed entro il limite massimo di 100.000 euro;

3) consulenze specialistiche, nel limite massimo del 20% delle spese di cui al punto 1), relativamente a:

– servizi a supporto di logistica, marketing, contrattualistica, pagamenti, gestione interna ed esterna (clienti, fornitori, progettisti, rivenditori, ecc.), gestione degli acquisti e dei rapporti con i fornitori da parte dell’impresa (e-procurement nella forma del Business to Business – B2B);

– implementazione di percorsi di eco-innovazione e percorsi di eco-design, limitatamente alle analisi dei prodotti, dei processi e dei servizi offerti dal punto di vista delle caratteristiche ambientali (Valutazione del ciclo di vita – LCA), dei costi, delle funzioni, della qualità e per introdurre soluzioni innovative “verdi” con il supporto delle tecniche di eco-progettazione;

– servizi di consulenza tecnologica, manageriale e strategica mirati a specifici progetti unitari di sviluppo aziendale che possono prevedere anche la figura del Temporary Manager e/o del Manager di rete.

È ammissibile una sola consulenza per tipologia e la relativa spesa è ammessa entro il limite massimo di 5.000 euro, con esclusione di eventuali tasse, imposte e spese anticipate;

4) spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati da Accredia o da corrispondenti soggetti esteri per la specifica norma da certificare, delle certificazioni di sistemi di gestione e processi di valutazione (life-cycle-assessment) in conformità alle norme UNI EN ISO 14001:2004 e/o del Sistema di Gestione Ambientale secondo il Regolamento EMAS III, UNI ISO 14040:2006 e UNI ISO 14044:2006;

5) premi versati per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari, purché relative alla fideiussione relativa all’anticipo del contributo, nel limite massimo del 10% delle spese di cui al punto 1).

L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione del progetto ed è concessa:

– nel limite massimo di 150.000 euro, corrispondenti a una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari o superiore a 500.000 euro;

– nel limite minimo di 18.000 euro, corrispondenti a una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari a 60.000 euro.

Non sono ammesse le domande di partecipazione i cui progetti comportano spese ritenute ammissibili per un importo inferiore a 60.000 euro.

Delibera della Giunta Regionale 4 giugno 2019, n. 769, B.U.R. 14 giugno 2019, n. 64, Regione Veneto

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