Beneficiari
Possono
presentare domanda di contributo le micro, piccole e medie imprese dei settori
manifatturiero e dell’artigianato di servizi, loro consorzi e cooperative, in
possesso dei seguenti requisiti:
– essere
regolarmente iscritte come attive nel Registro delle Imprese, istituito presso
la CCIAA competente per territorio, da più di 12 mesi alla data di apertura dei
termini per la presentazione della domanda (9 luglio 2019). In caso di imprese
artigiane, fermo restando l’obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese da
più di 12 mesi alla data di apertura dei termini per la presentazione della
domanda (9 luglio 2019), l’impresa deve risultare iscritta all’Albo delle
imprese artigiane al momento della presentazione della domanda;
– avere
l’unità operativa, o le unità operative, in cui realizza il progetto
imprenditoriale in Veneto. La predetta localizzazione deve risultare da visura
camerale. Qualora, all’atto della presentazione della domanda, l’impresa non
abbia l’unità operativa
interessata dall’intervento sul territorio della Regione del Veneto, l’apertura
della stessa dovrà avvenire entro la prima domanda di pagamento (anticipo o
saldo), pena la decadenza dal contributo concesso con conseguente revoca totale
dello stesso.
Oggetto
Sono
agevolabili progetti volti a introdurre innovazioni tecnologiche di prodotto e
di processo, ad ammodernare i macchinari e gli impianti e ad accompagnare i
processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale anche attraverso lo
sviluppo di business digitali.
I beni devono
presentare caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui
all’Allegato A della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) e
devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o
alla rete di fornitura.
Nello
specifico, i beni agevolabili elencati nell’allegato A annesso alla Legge di
bilancio 2017 sono raggruppabili nelle seguenti 3 categorie:
– beni
strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o
gestito tramite opportuni sensori e azionamenti. Ai fini dell’ammissibilità, il bene è
dotato delle seguenti caratteristiche:
– controllo
per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (ProgrammableLogic
Controller);
–
interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto
di istruzioni e/o part program;
–
integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la
rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
–
interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive;
–
rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
Inoltre, il
bene deve presentare almeno due delle seguenti caratteristiche:
– sistemi
di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
–
monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo
mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive
di processo
–
caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la
modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento
del processo (sistema cyberfisico);
–
dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per
l’integrazione,la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo
automaticodei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei
sistemi di produzione esistenti;
– filtri e
sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche e
organiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e
della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose,
integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o
di fermare le attività di macchine e impianti;
– sistemi
per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
–
dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento
dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica “4.0”.
Sono
ammissibili le spese, sostenute e pagate interamente tra il 9 luglio 2019 e il
4 maggio 2021, relative all’acquisto, o all’acquisizione nel caso di operazioni
di leasing finanziario, di beni tangibili, di beni intangibili e per il
sostegno all’accompagnamento dei processi di riorganizzazione e
ristrutturazione aziendale rientranti nelle seguenti voci:
1)
macchinari, impianti produttivi, hardware e attrezzature tecnologiche per la
fabbricazione digitale nuovi di fabbrica funzionali alla realizzazione del
progetto proposto. Sono comprese anche le relative spese di trasporto e installazione
presso l’unità operativa in cui si realizza il progetto. Le spese di
installazione comprendono anche gli interventi di impiantistica strettamente
necessari al corretto funzionamento dei macchinari e degli impianti produttivi
ammissibili a contributo. Le spese relative al software di base, indispensabile
al funzionamento di una macchina, di un impianto o di una attrezzatura,
concorrono alla spesa relativa alla macchina governata dal software medesimo.
Rientrano nella voce macchinari, purché di categoria ambientale Euro 6 e immatricolati
per uso proprio, anche gli autoveicoli per uso speciale e i mezzi d’opera di
cui all’art. 54, comma 1, lett. g) e n) del Codice della Strada D.Lgs. n.
285/1992 e s.m.i.);
2)
programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa,
brevetti e know-how concernenti nuove tecnologie di prodotti, processi
produttivi e servizi forniti, funzionali alla realizzazione del progetto
proposto. Il totale di tali spese è ammesso nel limite massimo del 50% delle
spese di cui al punto 1) ed entro il limite massimo di 100.000 euro;
3)
consulenze specialistiche, nel limite massimo del 20% delle spese di cui al
punto 1), relativamente a:
– servizi a
supporto di logistica, marketing, contrattualistica, pagamenti, gestione
interna ed esterna (clienti, fornitori, progettisti, rivenditori, ecc.),
gestione degli acquisti e dei rapporti con i fornitori da parte dell’impresa
(e-procurement nella forma del Business to Business – B2B);
–
implementazione di percorsi di eco-innovazione e percorsi di eco-design,
limitatamente alle analisi dei prodotti, dei processi e dei servizi offerti dal
punto di vista delle caratteristiche ambientali (Valutazione del ciclo di vita
– LCA), dei costi, delle funzioni, della qualità e per
introdurre soluzioni innovative “verdi” con il supporto delle tecniche di
eco-progettazione;
– servizi
di consulenza tecnologica, manageriale e strategica mirati a specifici progetti
unitari di sviluppo aziendale che possono prevedere anche la figura del
Temporary Manager e/o del Manager di rete.
È
ammissibile una sola consulenza per tipologia e la relativa spesa è ammessa
entro il limite massimo di 5.000 euro, con esclusione di eventuali tasse,
imposte e spese anticipate;
4) spese
per il rilascio, da parte di organismi accreditati da Accredia o da
corrispondenti soggetti esteri per la specifica norma da certificare, delle
certificazioni di sistemi di gestione e processi di valutazione
(life-cycle-assessment) in conformità alle norme UNI EN ISO 14001:2004 e/o del
Sistema di Gestione Ambientale secondo il Regolamento EMAS III, UNI ISO
14040:2006 e UNI ISO 14044:2006;
5) premi
versati per garanzie fornite da una banca, da una società di
assicurazione o da altri istituti finanziari, purché relative
alla fideiussione relativa all’anticipo del contributo, nel limite massimo del
10% delle spese di cui al punto 1).
L’agevolazione,
nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa
rendicontata ammissibile per la realizzazione del progetto ed è concessa:
– nel limite
massimo di 150.000 euro, corrispondenti a una spesa rendicontata e ammessa a
contributo pari o superiore a 500.000 euro;
– nel
limite minimo di 18.000 euro, corrispondenti a una spesa rendicontata e ammessa
a contributo pari a 60.000 euro.
Non sono
ammesse le domande di partecipazione i cui progetti comportano spese ritenute
ammissibili per un importo inferiore a 60.000 euro.
Delibera
della Giunta Regionale 4 giugno 2019, n. 769, B.U.R. 14 giugno 2019, n. 64,
Regione Veneto